Treviso Smart City

By 26 gennaio 2018Mondo smart

ICity Rate”, il rapporto annuale di ICity Lab per disegnare la mappa delle città intelligenti in Italia, ha inserito Treviso nella top 40 in quasi tutte le categorie che definiscono una smart city: mobility, economy, governance, environment, living e people. Tutti questi ambiti devono essere ottimizzati per rendere una città più inclusiva, più vivibile e più vicina ai bisogni dei cittadini. In particolare, il capoluogo della Marca si trova in una posizione di eccellenza in tre punti chiave: la gestione dei rifiuti, la crescita economica e l’istruzione su cui, come confermato dal sindaco Giovanni Manildo, si è investito molto negli ultimi quattro anni. Treviso inoltre dimostra da sempre le sue vive forze produttive che continuano a trovare slancio anche grazie ad un sempre più ricco calendario culturale che attira un gran numero di turisti. Nel presente e nel futuro si continuerà a lavorare su questi e altri ambiti, raddoppiando l’impegno su temi quali energia e ambiente per il risanamento del verde pubblico e la costruzione di nuove vie ciclopedonabili.

Sono diversi gli esempi concreti che dimostrano l’impegno della città. Il progetto TREVISiOn – Treviso sm@rt city ha sviluppato il concept definito “Rinascimento 2.0” che si contraddistingue per l’approccio ingegneristico che sta trasformando il capoluogo della nostra provincia in una città intelligente. L’associazione nata per istituzionalizzare questo progetto è formata da un team tecnico-scientifico formato da Istituzioni, Associazione ed Aziende in grado di stabilire le azioni per concretizzare il programma. L’associazione ha come obiettivo quello di partecipare a bandi nazionali e internazionali per ottenere i finanziamenti in ambito Smart City, Mobility, Information Technology e Piani di sostenibilità energetica. Il progetto in atto non può essere né a breve termine, né a tempo indeterminato, ma è stato stimato che nel giro di circa 10 anni la città può conquistare un adeguato livello di smartness.

In concreto, tutti gli ambiti su cui è necessario agire prevedono l’utilizzo di tecnologie abilitanti. Prima di tutto la connessione alla rete in banda larga, sia cablata che wireless, per la fruizione dei servizi anche in mobilità. E a questo ci pensa Open Fiber che ha come mission quella di posare la fibra ottica a banda ultra larga (BUL) rispondendo agli obiettivi previsti da Agenda Digitale Europea e Strategia Italiana per la bada ultra larga. Lo scopo di dare alle persone l’accesso ai servizi digitali più evoluti in un mondo sempre più interconnesso è di fondamentale importanza. L’infrastruttura realizzata prevede la tecnologia Fiber to the Home (FTTH) perché garantisce una connessione ultra veloce (1 Gbps) e livelli di efficienza molto alti.

L’accordo tra il Comune di Treviso e Open Fiber attribuisce a quest’ultima la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, ma anche il ripristino del manto stradale a lavori conclusi. Saranno inoltre rispettati gli standard tecnici di sicurezza per le ditte appaltatrici e per i cittadini e si cercherà di ridurre al minimo il disagio urbano. Gli scavi verranno effettuati con modalità innovative a basso impatto ambientale. Entro 18 mesi dall’avvio dei lavori, iniziati il 10 dicembre 2017, è prevista una copertura di circa 32mila unità immobiliari: case, uffici, scuole e strutture della pubblica amministrazione diventeranno ultraveloci. “Ogni ente locale è chiamato a favorire lo sviluppo di infrastrutture che facilitino le relazioni tra i cittadini, le istituzioni e le aziende” ha affermato l’assessore alla formazione Anna Caterina Cabino, titolare della delega ad agenda digitale e reti Wi-Fi.

Possiamo quindi dare il benvenuto ufficiale a Treviso Smart City, città che sempre di più si avvicina ai target globali di sviluppo sostenibile.